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truffe agli anziani

Truffe agli anziani: le 5 più comuni e come difendersi

Pubblicato: ottobre 01, 2024 di  Sector Alarm

Tra le vittime preferite dai truffatori spicca sicuramente la categoria degli anziani, i quali molto spesso si trovano raggirati nella loro stessa casa. Si tratta di situazioni spiacevoli, che possono lasciare particolarmente scosse le vittime dell’inganno, soprattutto per essere stati truffati nel luogo in cui dovrebbero essere più al sicuro.

Dai finti agenti bancari ai tecnici a domicilio, sono diverse le tecniche usate dai ladri per portare a termine le truffe agli anziani. Ecco i 5 esempi più comuni di raggiri ai quali posso essere esposti quando si trovano in casa e come difendersi.

Le 5 truffe agli anziani in casa più comuni

Ogni volta che una persona anziana è vittima di una truffa o subisce un furto, è naturale che possa farsi prendere dallo sconforto pensando alla perdita economica e all’idea di essere stata tratta in inganno. Tuttavia, quando il raggiro avviene tra le mura della propria casa, la situazione è anche peggiore, in quanto le vittime possono sviluppare un senso di inquietudine e una percezione di insicurezza.

Queste conseguenze possono essere evitate informando le persone più in là con gli anni a noi care delle tipologie di truffe nelle quali possono essere coinvolte. In questo modo è possibile dar loro gli strumenti per sapersi difendere anche quando sono soli in casa.

Tecnici a domicilio

Il primo caso tra le truffe agli anziani che si verificano più di frequente nelle case delle vittime è certamente quello dei tecnici a domicilio. Questa tecnica riguarda in particolare tutti i casi in cui i malviventi si presentano a casa delle vittime designate come tecnici di aziende dei servizi.

Come indicato dalla Polizia di Stato nel vademecum realizzato per la campagna di sicurezza per gli anziani, rientrano in questi casi i finti tecnici del gas, dell’acqua, dell’energia elettrica, telefono o rifiuti. Si tratta di un caso frequente di truffa agli anziani, i quali ingenuamente fanno entrare i finti tecnici in casa quando questi si presentano alla porta per effettuare dei controlli non autorizzati e magari approfittarne per chiedere soldi o distrarre i proprietari e rubare qualcosa da casa.

Assistenti sociosanitari a casa

Così come per i finti tecnici a domicilio, gli anziani possono spesso essere vittime anche di malviventi che si presentano alla loro porta spacciandosi per funzionari o ispettori dell’INPS o dell’ASL. Come rilevato dalla Polizia, di solito le scuse utilizzate dai truffatori sono di controllare dei documenti, proporre delle vendite di apparecchi medicali e ancora, fare accertamenti o dare conferme riguardo l’esenzione del ticket sanitario.

Posta e finti pacchi

Altra tipologia di truffa che prevede spesso gli anziani come vittime è quella legata a finti pacchi o servizi postali. Normalmente, questo genere di raggiro vede il truffatore tentare di consegnare qualcosa, che si tratti di una busta o di un pacco, direttamente sulla porta di casa, in modo da trovare una scusa per poter accedere facilmente all’abitazione.

Associazioni benefiche o religiose

Tra le tipologie di truffe agli anziani più diffuse in casa non vanno dimenticati i ladri che si spacciano per appartenenti ad associazioni benefiche o religiose. Infatti, la beneficenza è un’attività che spesso coinvolge emotivamente e spiritualmente gli anziani, desiderosi di fare del bene per una giusta causa.

Per esempio, i malviventi potrebbero chiedere dei soldi inventando che si tratta di una raccolta fondi per persone bisognose o per dei progetti di ricerca. O ancora, potrebbero chiedere di entrare in casa per poter distrarre i malcapitati e sottrarre qualcosa dall’interno.

Impiegati bancari

Ultimo caso tra le truffe che spesso coinvolgono gli anziani in casa, è quello dei malviventi che si presentano come impiegati bancari. Infatti, lo scopo è quello di provare a scoprire i codici personali o i dati delle carte di credito dei malcapitati per poterli derubare. Altre volte, invece, propongono di offrire servizi bancari come cassette di sicurezza o cambio di banconote usurate con altre nuove per poter avere del denaro contante dalle vittime della truffa.

Come prevenire e riconoscere le truffe agli anziani

Come cita il famoso detto popolare, “prevenire è meglio che curare” e questo è valido anche nel caso delle truffe fatte alle persone anziane. Infatti, è fondamentale sapere come riconoscere i truffatori per poter evitare episodi spiacevoli. Ecco, quindi, alcuni consigli utili diffusi dalle Forze dell’Ordine per sapere come difendersi e agire se si pensa di star per subire una truffa.

“L’abito non fa il monaco”

È errato pensare che un eventuale malintenzionato si presenti alla porta della vittima designata con un aspetto poco curato e trasandato. Infatti, gli esperti del settore hanno rilevato che nella maggior parte dei casi i truffatori si presentano vestiti in maniera curata e con dei modi di fare perbene.

Un altro caso, soprattutto quando i malintenzionati mettono in atto il piano dei finti tecnici, è l’uso di divise. Ciò significa che non bisogna mai farsi raggirare dall’aspetto e dai modi, in quanto possono essere fortemente fuorvianti.

Non aprire a chi si presenta sulla porta

Un altro campanello d’allarme che può segnalare una truffa in corso riguarda tutti coloro i quali si presentano direttamente sulla porta senza aver preso in precedenza un appuntamento con i proprietari. Questo vale per i casi elencati e non solo: infatti, nessun tecnico di aziende di servizi, impiegato bancario o assistente sociosanitario si presenterebbe direttamente alla porta senza aver precedentemente avvisato.

Allo stesso tempo, alcune attività, come il controllo del ticket sanitario o di documenti, non vengono effettuate a domicilio, e mai senza un’appropriata comunicazione antecedente, quindi è importante diffidare da tutti questi casi.

Il tesserino non è sufficiente

In molti casi, i truffatori potranno cercare di convincere le anziane vittime mostrando un tesserino che autorizza la loro presenza e che dona sempre una certa credibilità. Quindi, occorre sempre stare all’erta e non fidarsi di una prova come un tesserino riconoscitivo che può essere falso. A tal proposito, è opportuno ricordare ancora una volta che nessun tecnico si presenta senza appuntamento e che le associazioni benefiche non mandano rappresentanti porta a porta.

Come difendersi dalle truffe agli anziani con Sector Alarm

E se la prudenza non fosse abbastanza, cosa possono fare gli anziani per difendersi dalle truffe? Di certo, la tecnologia e la domotica possono fornire un aiuto considerevole. Secondo gli esperti di Sector Alarm, la base per aumentare la sicurezza in casa è far installare gli allarmi per appartamenti nelle case dei propri cari più avanti con gli anni.

In particolare, i sistemi di antifurto Sector Alarm prevedono l’installazione dell’allarme casa in meno di 48 ore da parte di tecnici specializzati che trattano impianti senza fili. Inoltre, gli antifurto sono monitorati 24 ore su 24 da parte della Centrale di ricezione allarmi che si occupa di allertare i servizi di emergenza in circa 24 secondi dalla notifica di intrusione.

E ancora, nel caso di persone anziane può rivelarsi molto utile per scongiurare eventuali invasioni notturne o in assenza dei proprietari l’installazione di un sensore di movimento che rileva spostamenti e calore sia di giorno che di notte, grazie alla sua tecnologia a infrarossi che è persino pet friendly.

Infine, anche l’installazione di una videocamera di sorveglianza è una mossa intelligente per far stare più sereni sia gli anziani proprietari che i loro cari che se ne prendono cura pur non vivendo con loro. Infatti, grazie all’uso di questo prodotto, è possibile verificare cosa accade o è già successo in casa attraverso le registrazioni video, sia per esterno che per interno e con audio a due vie per comunicare da lontano con chi è in casa.

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